quando viaggio in scooter penso e stamattina mi saltavano agli occhi le residue code alle pompe di benzina. Dopo le scene di panico viste sabato e domenica -file interminabili, risse e nervosismi, ma anche, data la fila, lo spunto per aggregarsi e condividere - l'atmosfera il lunedì mattina era quasi normale.
Ma cose c'è di normale in tutto quello che è successo?
Gli agricoltori e i trasportatori hanno fatto fronte comune e hanno bloccato per parecchi giorni l'approvvigionamento dei benzinai e dei supermercati. Molte persone, come colte da una follia collettiva, hanno reagito come se si fosse in tempi di guerra e hanno saccheggiato i supermercati assicurandosi scorte che serviranno loro fino alla fine del mondo, profetizzata dai Maya in dicembre.
Altri hanno riempito i bagagliai delle loro macchine di litri e litri di benzina, peraltro in bidoni di plastica altamente infiammabili e dunque pericolosi.
Ovunque le persone sembravano allarmate, il traffico è miracolosamente diminuito (quindi tutta sta gente che se ne va in giro per le strade può ben starsene a casa per qualche giorno e rendere la città più vivibile).
Gli autobus erano molto più pieni e molte persone hanno ritrovato il piacere di camminare a piedi o si sono viste costrette ad usare la bici. I più gongolanti erano tutti coloro dotati di bici o motorini o auto elettriche. Si aggiravano per le strade con un procedere soddisfatto che trasudava da ogni poro. E in effetti...
Io mi sarei aspettata reazioni molto più creative del tipo:
- andiamo tutti ad acquistare cibi a km zero (e quindi indirettamente supportare la protesta)
- usiamo pannolini in stoffa (e quindi indirettamente protestiamo contro la sporcizia)
- andiamo tutti a piedi o in bici (e quindi indirettamente chiediamo a gran voce politiche più ecologiste)
- facciamo la pasta madre e ci prepariamo il pane in casa (e quindi indirettamente protestiamo contro la grande distribuzione che impone prezzi e prodotti)
non per boicottare la protesta, ma per spalleggiarla, piuttosto, per incoraggiare chi protestava ad andare avanti, senza timore di indebolire la forza della protesta, che pure avrebbe dovuto garantire il "minimo" (a mio avviso ad esempio benzina per ambulanze, trasporti per dializzati....)
Ma ormai siamo dipendenti e dipendiamo dal mercato, dipendiamo e in questo senso nel modo più deteriore, dall'andamento del mercato, abbiamo perso la capacità di arrangiarci e siamo inclini al catastrofismo.
Il movimento degli agricoltori è nato con questo obiettivo, quello di scardinare l'interdipendenza, di rivendicare il possesso reale della terra e dei suoi prodotti. Ma le strumentalizzazioni sono sempre inevitabilmente dietro l'angolo e la forza del movimento a poco a poco si esaurirà dietro le pressioni e le richieste locali e gli interessi personali. Si accontenteranno di pochi "spiccioli" di poche concessioni questi protestanti e continueranno a coltivare il proprio malcontento.
Fonte http://comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9739 |
Un'ultima considerazione a margine: "movimento dei forconi"?!
Forcone è accrescitivo di "forca"
Forcone è una grossa forca usata per raccogliere il letame.
Ma insomma, nell'era della comunicazione globale dei movimenti 2.0 è emblematico che i siciliani che abbiano iniziato questa protesta abbiano scelto questo che suona come uno slogan ottocentesco, una protesta borbonica. L'immagine dei forconi mi fa pensare ai contadini armati di forca, con la coppola in testa in mezzo a campi biondeggianti di grano.
La mia posizione riguarda la reazione della gente alla protesta. E come al solito sgomenta constato la reazione dei media, che in un modo o nell'altro manipolano o censurano l'informazione, e tutto fanno tranne che giornalismo: cioè informazione pura partendo dai fatti, cercando di informare.
Qui alcuni link sui quali qualche parere e riflessione sul movimento
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9739
http://www.articolotre.com/2012/01/movimento-dei-forconi-un-altro-punto-di-vista/58501
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/15/crisi-dalla-sicilia-parte-protestadel-movimento-forconi/184027/
http://www.mammadifretta.com/2012/01/forconi-e-bandiere.html