Monday, November 28, 2011

Ma perchè 'sto blog non si autoaggiorna? Ovvero della mancanza di sonno

La mia vita digitale langue, la vita offline mi richiede un sacco di energie. di tanto in tanto passo dai miei blog, con la speranza di trovarci qualche aggiornamento, ma nulla, davvero incredibile, si comportano come il disordine in casa: resta lì immobile, quasi dispettoso a ricordarti che lui c'è e se non lo togli tu continuerà a starsene immutato e a guardarti.
Non so com'é c'ho il senso di colpa! BlogBooster-The most productive way for mobile blogging. BlogBooster is a multi-service blog editor for iPhone, Android, WebOs and your desktop

Thursday, November 17, 2011

#casascalzi ovvero life on a roller coaster hashtagged

Comincia la saga di #casascalzi. Perché in fondo cos'è la vita in famiglia con tre maschi se non un giro continuo sulle montagne russe?
I protagonisti sono: il #quasi5enne, perenne entusiasta, sempre su di giri in ogni circostanza, mi ricorda una specie di tornado e quando è calmo un piccolo tornado.

Il piccolino, detto #sweetPea, perché come il pisellino di Popeye gattona da quando aveva sei mesi, trascinando una gambetta e puntando con l'altra. Le sue passioni sono: le foglie del potus (appese all'erbale), le bottiglie di plastica vuote, i cucchiaini e fare i "pit-stop" (una ciucciatina e via).
Le figure critiche sono: il #maritoeuropeo praticamente perfetto che é permaloso in maniera sorprendente. La sua suddetta perfezione è incrinata da questa crepa nel suo carattere: non sopporta il sarcasmo della scrivente, nonché sua socia in questo luna park.
E andiamo alla sottoscritta in perenne bilico ormonale, per niente incline alla mediazione, ma costretta ad imparare la difficile arte della diplomazia in ogni istante della sua esistenza. E questo la snerva più di ogni altro tentativo di sopravvivenza. In quanto donna ha ereditato il dovere di sorridere, lavorare, mettere in ordine, ....
Questo post è stato scritto alle otto del mattino fra lo sguardo giudicante del marito europeo le richieste del quasi5enne e le puppate di sweet pea.
Benedetto aifon

Thursday, November 10, 2011

Breaking News: Wendy Trilly e Tiger Lily fanno l'aperitivo e lasciano il nocciolo dell'oliva a Peter Pan ovvero #2eurox10leggi


C'era una volta Peter Pan, era un ragazzo sbandato, un farfallone, non voleva crescere, sembrava indipendente, insomma un leader, ma era inseguito da una banda di pirati e i suoi seguaci erano un gruppo di sbandati improvvisatori, pronti ad azzannarsi l'un l'altro per difendere idee confuse e prive di direzione.
Peter non riesce ad ammetterlo, ma ha bisogno di Wendy, perchè lei è una figura ambigua, sembra distratta ma lo capisce, sa prendersi cura di tutti, ma con distacco. 
Wendy sa quale sia il bene per la società e lo persegue, nonostante i tentativi fanfaroni della maggioranza dei personaggi, in primis maschili, dai quali si trova circondata. Certo le sirene non fanno il suo gioco, portano acqua al mulino dei fanfaroni, ma finalmente con Trilly, nonostante la diversità si crea una solida alleanza. Inutile dire che sorseggiano gloriosamente i loro Cosmopolitan e finalmente si accorgono che tutto quel temporeggiare e guerreggiare e poltrire sull'isola che non c'è, proprio non fa per loro
Ed è questa la loro forza. La magia e la solidità, la concretezza e la leggerezza, l'indipendenza e il bisogno di volare. Finalmente si sono trovate! Hanno smesso la camicia da notte, l'una, e il vestitino striminzito e ammiccante, l'altra e hanno indossato ciascuna i "panni" che più si confanno a loro (certo solo loro sanno interpretare lo stile shabby chic: vivono in città ma hanno un occhio vigile e attento a quello che succede in campagna)
Wendy e Trilly sanno volare alto e vedere oltre, hanno l'intuito. Hanno i piedi scalzi e per questo sentono la forza che viene dalla terra, prima di indossare chi le ballerine, chi le sneakers (si i tacchi alti sono belli, ma trottiamo tutto il giorno, li lasciamo alle sirene). Hanno le ali e sentono l'odore nel vento. Sono circondate dall'acqua e mai vi affogano. Hanno il fuoco dentro di sé, lo alimentano e fanno ardere e non permettono che nessuno lo spenga. Tiger Lily le raggiunge, appena centrifugata da una normale giornata tipo in cui dopo avere allattato e portato i pupi a scuola ha concluso un paio di progetti al lavoro, fatto sport e aggiornato il blog, carica come una pila elettrica trova il modo di sorridere loro e di ricordare l'importanza di fare squadra. 

Wendy e Trilly e Tiger Lily: la prudente, l'impulsiva e la dolce con carattere. 
Fanno paura, perchè non alzano la voce, ma perseguono i loro obiettivi, lavorano, ciascuna all'interno della propria comunità, per coltivare, arricchire, seminare, disseminare. 
Ecco perchè di fronte alle critiche o alle obiezioni scrollano le spalle. Loro fanno, agiscono e non si pongono il problema. Sentono l'urgenza di comunicare un modello di riferimento e trovano il modo per raccontarlo, pacatamente, ma con forza e determinazione. 

Peter e i suoi ragazzi, Capitan Uncino e la sua banda di pirati agiscono confusamente, pensano che  Wendy, Trilly e Tiger Lily siano distratte, ma loro si stanno organizzando perchè loro sono cresciute e a loro volta crescono generazioni che sapranno meglio comprendere il loro agire. 
Provate ad ascoltarle. E raccontate la loro storia, quella di quando Wendy Trilly e Tiger Lily si incontrarono per un aperitivo.......


I blogging day sono giornate di racconto corale. E parlare in coro attraverso un blog è un modo gentile per alzare la voce e la testa. In questo momento delicatissimo per il paese dal punto di vista politico e soprattutto finanziario si gioca il futuro nostro e dei nostri figli.

"Ma cosa passa per la mente a questo gruppo di donne, ancora oggi, di rivendicare i diritti delle donne. Saranno un gruppuscolo di femministe, di quelle coi baffi e i peli lunghi. Ma ormai è assodato, le donne ormai lavorano, studiano, hanno fatto la rivoluzione femminista, si sono guardate allo specchio, che bisogno c'è di "buttare" questi soldi (ndr quelli che servono per acquistare la pagina di un quotidiano su cui pubblicare le richieste per 10 leggi). "

Invece oggi più che mai le donne che moltiplicano i loro sforzi per assecondare un modello di organizzazione sociale che non le rappresenta sanno di potere e dovere inserirsi nel tessuto della società con discrezione, ma con fermezza.
Le donne che propongono nel 2011 di rivedere alcune leggi
sono #donnexledonne
non rivoluzionano, ma permeano,
non rivendicano ma agiscono,
non manifestano, ma esternano
non urlano, ma ascoltano
non guardano, ma osservano
non si scoraggiano, ma traggono forza l'una dall'altra,
così facendo non raccontano solo favole, ma le interpretano, le riscrivono e le aggiornano alla vita 2.0

Qui il link a tutti i blog partecipanti.
http://2eurox10leggi.blogspot.com/2011/10/al-via-il-blogging-day-2x10.html
Qui il link per acquistare una quota
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Sunday, November 6, 2011

Arriva l'inverno, tempo di torte e di cake design in erba

Complice il clima, a dire il vero da queste parti si nota un po' meno, però sono comparsi nei vari blog i risultati di sabati e domeniche trascorsi in casa. Ad esempio mammaeconomia su twitter e poi sul blog ha parlato della sua pizza e della sua torta, in attesa che arrivi la piena, (del fiume), la panza, almeno quella è piena e soddisfatta  :-)
Chiara invece su Instagram ha proposto la sua cheesecake.
Io invece ho un bisogno disperato di distrarmi e scaricarmi, lo stress da lavoro è altissimo, e quest'anno mi sto appassionando alle torte in pasta di zucchero.
La prima volta ho seguito le ricette inglesi, ma c'era troppo burro per i miei gusti, e, inoltre avevo acquistato la pasta di zucchero che conteneva conservanti e forse anche coloranti e a dire il vero mi piace cercare di evitare il più possibile roba artificiale (almeno ci provo).
La preparazione di una torta in pdz richiede una certa pianificazione.
Innanzitutto bisogna pensare al disegno, alla forma e al tema che si vuole affrontare, poi bisogna preparare il dolce vero e proprio, la pasta di zucchero, la bagna e il ripieno, i soggetti eventuali. Un bel lavoro di progettazione.
- Quindi stavolta ho voluto provare a preparare da me la pasta di zucchero, come prima prova è andata non male, ma siamo ancora lontani dall'ottenere la pasta che si lavora morbida e che si lascia reimpastare. Ma stavolta l'ho fatta io.
-Per la prima volta ho realizzato un pan di spagna e devo dire che mi è venuto proprio bene. Soffice al punto giusto, alto e senza bisogno di usare lievito ! Il trucco è stato utilizzare un pizzico di sale e soprattutto lavorare le uova e lo zucchero per almeno 20 minuti.
-La ganache al cioccolato è filata liscia, ottima per riempire il dolce: cioccolato e panna.
-La bagna per il pan di spagna non è stata sufficiente per bagnare a sufficienza il dolce, la prossima volta dovrò aumentare le dosi (penso).
-Stavolta ho usato la panna per ricoprire il dolce prima di stendere la pdz, invece che la crema al burro, ma voglio fare altre prove. Non ho messo zucchero nella panna montata per non esagerare con il sapore dolciastro.
- ho assemblato così la torta: tagliata, bagnata, ganache e panna, e poi l'ho lasciata a riposare in frigo per la notte.
La parte dell'assemblaggio con la pdz è stata la più complessa, non è stata una passeggiata e il risultato è mediocre, ma ci riproverò. Dato che ho fatto tutto di fretta e mi mancavano alcuni ingredienti non mi sono cimentata ancora in nessun pezzo 3D.
Devo risolvere un ultimo problema: i coloranti. La maggior parte dei coloranti alimentari contengono sostanze eccitanti per i bambini, sono robe chimiche che davvero non voglio utilizzare. Per colorare i cerchi stavolta ho usato del cacao, ma devo riuscire a trovare o realizzare dei coloranti naturali.
Il risultato è questo.
Comunque se volete vedere cosa si può fare con la pasta di zucchero, quando si è degli artisti veri e propri andate a trovare Letizia
Ah, oggi, 6 novembre è l'onomastico di Leonardo, il 4enne in crisi: "papà, perchè le femmine cambiano sempre idea, prima vogliono giocare, poi non vogliono giocare più!"
Piccoli ometti crescono,......

Wednesday, November 2, 2011

Peter Pan: aspettando il blogging day #2eurox10leggi

C'era una volta una fanciulla, allegra e spensierata, si chiamava Wendy. La sua storia negli anni '50 veniva raccontata più o meno così.
E' una ragazza giovane e bella, affidabile  e leggiadra, ha già la responsabilità di accudire i fratelli
(le doti sono pazienza, attenzione, responsabilità).
Arriva un bellimbusto in calzamaglia, diciamo un tipo, uno stereotipo maschile, allegro, anche lui, spensierato, scavezzacollo, inaffidabile, ma terribilmente affascinante.
(nulla da aggiungere è il maschio).
Ma lei lo accoglie sorridente e si presta a rammendargli l'ombra che lui ha perso
(ecco lei cuce, rammenda, cuce gli strappi, ha le doti diplomatiche).
Per tutta risposta lui la apostrofa prendendo una caratteristica per tutte lamentandone l'eccessiva chiacchiera. Tutte le donne sono chiacchierone.
(invece di ringraziare)
Insomma il bellimbusto la porta con sè, quasi la rapisce perchè lei faccia da mamma ad altri maschi scavezzacollo
(eccola imbrigliata nel ruolo, Wendy stava per crescere, per uscire dalla Nursery, stava per spiccare il volo da sola, e invece no, ecco il maschio che arriva la imbriglia nel ruolo di madre, ne mina le certezze e le sicurezze)
E dire che ho scritto il post e poi ho trovato questo !!!!
Wendy segue Peter estasiata, stargli vicino le dona l'illusione di leggerezza, la capacità di volare. Wendy finge di non accorgersi dei tradimenti di Peter - lui fa il gradasso con le sirene e con l'indianina -
D'altro canto Trilly - altra fan di Peter - crede che lui la stia tradendo e osteggia Wendy.
(Eccole, due donne intraprendenti, talentuose  a perdere il loro tempo dietro un presunto bellimbusto. Entrambe vivono nella sua ombra, di luce riflessa, ma senza queste due figure femminili Peter non esisterebbe)
Wendy approda suo malgrado all'isola che non c'è , un non luogo, in cui non esistono apparentemente regole, in cui ognuno fa ciò che gli pare, eppure lei sembra l'unica imbrigliata nel ruolo, nelle convenzioni, potrebbe dimenticarsi, dimenticare, ma no, lei è sempre presente al suo dovere, al suo ruolo. Gli unici che sembrano rimpiangere le madri sono i pirati, anelano a viaggiare e tagliare gole, ma hanno impressi cuori sulla pelle e si commuovono all'ascolto di una ninna nanna.
(I maschi sono allegri buontemponi, giocano alla guerra, e le femmine sanno essere angeliche - Wendy- o traditrici - Trilly. Le femmine sanno essere tremende con le altre: mentre tutti fanno bisboccia, una Squaw - un donnone gigantesco che intimidirebbe un wrestler, intima a Wendy di dedicarsi alle faccende femminili.  Wendy si indispone, ma reagisce, e per la prima volta si ribella, è l'inizio di un percorso)

Siamo uscite dalla Nursery? O forse un lembo della gonna lunga si è imbrigliato.

Noi tutte studiamo, lavoriamo ci emancipiamo eppure di fronte all'esperienza epifanica della maternità sentiamo un obbligo morale che ci ridimensiona, ci àncora,  riluttanti e dubbiose al ruolo, ma allo stesso tempo ci riempie di amore, di forza, di sicurezza di consapevolezza: ora lo sappiamo. Siamo pronte ad uscire dalla Nursery, basta ricordarsi di non seguire Peter e di non cucirgli l'ombra.

Dolcetti non solo ad Halloween - 2 Novembre la mia commemorazione dei defunti

Oggi è il 2 novembre.
In Italia è l'occasione per la commemorazione dei defunti.
Per me questa giornata ha il sapore di una tradizione, ricordi d'infanzia, sapori e odori, un giorno tutto sommato felice.
Qualche giorno prima a casa mia le foto, solitamente poco visibili, di volti antichi, zii e bisnonni, mai conosciuti venivano e vengono ancora messe in primo piano, sul marmo della cucina, alcuni lumini ad illuminare i volti immobili. In questi giorni chiedevo alla mamma chi fossero queste persone e lei immancabilmente cominciava a raccontare storie di un passato lontano, storie di vita, che grazie al racconto tornavano a rivivere. La foto della nonna, mai conosciuta, della sfortunata zia Mimì, della zia Concettina. Negli anni a queste foto si sono aggiunte altre di volti cari venuti a mancare. Le foto dei miei nonni: la nonna Gina, che mi cuciva i vestiti della Barbie, nonostante gli occhi malandati, il nonnino Sebastiano, un omino gracile la cui storia parla però di un gigante dalle spalle robuste che da solo ha trainato le sorti di una famiglia intera attraverso gli anni difficili della guerra. Eppure me lo ricordo con la sua vestaglia beige e il cappello con la tesa seduto in cucina a giocare i suoi solitari. A quelle foto si è aggiunta poi purtroppo l'immagine di Laura, che avevo conosciuto in Irlanda e che avevo chiamato una mattina di Natale ma non c'era più, uccisa la notte prima all'uscita dalla messa di Natale da una ubriaca e incomprensibile follia.
Nei giorni precedenti il 2 la mamma e la zia andavano più spesso del solito a "sistemare" la tomba, a far si che nel giorno del defunti i fiori fossero freschi e la tomba pulita.
Il cimitero, un piccolo cimitero di paese, con un Cristo all'ingresso e un corridoio di cipressi, in quei giorni si anima all'inverosimile. Il tradizionale luogo di incontro, che è la piazza del paese, diventa il cimitero. Non c'è mestizia, tranne intorno ad alcune tombe ricche di fiori, dove si capisce un lutto recente. Le persone compiono il doveroso giro di saluto alle tombe dei parenti e i vivi e i morti si incontrano e si salutano. Lì, in quel luogo si respira un senso di continuità fra la vita e la morte, si percepisce il rispetto verso questa incomoda compagna di cammino.
In Sicilia in particolare il rapporto fra vivi e morti è rinsaldato da un rito: ai bambini vengono fatti trovare dei dolci tipici (e figuriamoci se non si magnava....nella parte orientale della Sicilia dei biscotti: rame di napoli, totò, ossa dei morti, bersaglieri e biscotti regina, molto diversi dai biscotti della parte occidentale, dove si tende a regalare un "pupo" di zucchero e frutta martorana, ma ci vorrebbe un post a parte) e un regalo che arriva da lontano, portato nella notte da una persona cara che non c'è più. Trovo che sia un modo, che può sembrare macabro, ma a mio avviso è il più immediato per avvicinare i piccoli al rispetto per i defunti, al rispetto per la vita e per la morte.


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