Sunday, April 30, 2017

Cassatelle e nostalgia

Nostalgia,
fuori è una giornata bellissima, ma io sono dentro con i miei fantasmi.
Avevo nostalgia, inconsciamente quando non sto bene certe volte ho bisogno di casa, di famiglia, di ricordi ripenso al cibo e a delle preparazioni. Volevo fare da un paio di giorni le cascatelle di ricotta. Avevo voglia di zia. Le preparava mia mamma e le preparava mia zia. Vivevo quei momenti con gioia, in cucina, a casa della nonna. Erano sensazioni positive.
Solo che l'effetto invece che terapeutico è stato devastante. Le ho preparate da sola, non in compagnia come un gesto rituale, in silenzio, e con la consapevolezza che quelle tradizioni, quelle preparazioni, ricette, riti non ho nessuno cui tramandarle e nessuno con cui condividerle. Un pezzo di lessico famigliare sta per morire con me.
Dalla nostalgia, al dispiacere.
Sono buone queste cassatelle, dolci e profumate. Solo di tanto in tanto sapranno di sale perché qualche lacrima le ha bagnate.

Tuesday, April 25, 2017

#wired or disconnected. La vita ai tempi dei social media

Ormai c'è Facebook e whatsapp e instagram, è cambiato il modo di comunicare. Pochi anni e gli smartphone sono diventati i nostri inseparabili compagni di vita. Gesti quotidiani. Sveglia al mattino, apro whatsapp controllo le notifiche, Facebook, faccio il giro dei post degli amici, metto qualche like, una reazione, un commento, condivido un post. Leggo un bell'aforisma faccio lo screenshot e lo mando su whataspp al gruppo degli amici.
Amici. Siamo tutti amici. Tu quanti amici hai?
Aggiorno la foto del profilo e guardo costantemente il numero dei like. Beh questa volta sono più dell'altra volta.
Chiudo, ah no, riapro, dimentico il giro su instagram, il post condiviso su Facebook era carino, vediamo cos'altro c'è.
Sono al bar, c'è rumore intorno. Un post suscita la mia attenzione, piego la testa e mi tuffo nella rete, riemergo e mi accorgo di non essere sola. Un completo stato di isolamento che assorbe perfino i sensi. Non sono sola ad essere intontita dalla presenza in rete, assenza fisica dal luogo in cui mi trovo.
Abbiamo tutti una riflessione da fare, frasi eterne da dire, meme da replicare, salvo poi alimentare il gossip che passa da Facebook a whatsapp.
Si vedono facce sorridenti su Facebook e su instagram, stati estatici su whatsapp. La maschera della vita presente a mostrarsi, esporsi e sovraesporsi.
in mezzo alla strada facciamo selfie, postiamo foto. Non ci sono foto tristi, le foto rappresentano un costante stato alterato della realtà. Presentano una realtà distorta. Perché la vita non è quella che ci illudiamo di far scorrere quando la presentiamo su Facebook o instagram.
La vita è quella che viviamo quando siamo disconnessi.


We’re on FB Whatsapp and Instagram, in a few years our way to interact and comunicate has dramatically changed. We’re maybe less smart than our phones, but definitely devoted to them. We’re into routines never before figured: wake up call, checking likes, reading posts, sharing, adding comments. Reading epic sentences, screenshotting and sharing on whatsapp.
Friends, we’re all friends, how many friends have you got. Are you defined by the number of friends on your profile. Unfriended have you been by some ex-friends.
I’m updating my profile pic, and checking continuously the number of likes. Well this time more than the last one.
Ok I’m done for the morning. No, I forgot my usual visit on Instagram, I’d seen a shared post on facebook and had almost forgotten to see what else is on…

I’m at a cafè, noise around. Dipping the coffeespoon into the coffee, the other hand holding tightly the “thing making me feel smart” and my head dipped into an apparently interesting post, in a complete state of isolation which absorbes all of my senses. I breath back and realise I’m not alone being isolated, yet phisically there, but somewhere lost into a net.
We all need to say something, we’re all happy on facebook and instagram. Putting a mask and showing off.
We’re constantly posting picture, updating states, selfying. Only happy and contented faces, presentino a constant counterfeited aspect of reality.

Shouldn’t life be the one we’re living when we’re disconnected?
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