Eh si, è nato. Il 12 marzo è nato il mio secondo bimbo. Un altro maschietto, a distanza di quattro anni e tre giorni dal primo. Stavolta l'esperienza è stata meravigliosa e indimenticabile. Così si che ti viene voglia di fare figli. Innanzitutto è nato alle pendici dell'Etna, una specie di ritorno alle origini. In un tardo pomeriggio di sabato di una giornata grigia e un pochino uggiosa. Ha scelto di nascere velocemente e prepotentemente, facendosi strada attraverso una via stretta e tortuosa, ma è stato accolto dall'acqua e poi dalle mie braccia, in un crescendo di emozione e di gioia. Si perchè potere partorire naturalmente, con intorno a me luci soffuse e la musica che avevo scelto (Sade), senza nessuna medicalizzazione, con il massimo rispetto delle proprie richieste ed istanze mi ha lasciato un sapore dolcissimo di vittoria e di forza. Quella forza che moltissime donne in preda alla paura si dimenticano di avere e di riscoprire dentro di sè. Il parto è un evento naturale e come tale dovrebbe essere accolto e circondato dal rispetto e dall'atmosfera miracolosa che lo contraddistingue. Oggi purtroppo in troppi ospedali la medicalizzazione uccide la magia del parto. In qualche post precedente avevo inserito un video tratto da uno spettacolo teatrale, che ben racconta di quanto possa essere traumatico e innaturale un parto ospedaliero.
Forse farò altre riflessioni più avanti.
I've had my water VBAC, and that's what really matters.
Ancora tanti auguri! :)
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