Amici. Siamo tutti amici. Tu quanti amici hai?
Aggiorno la foto del profilo e guardo costantemente il numero dei like. Beh questa volta sono più dell'altra volta.
Chiudo, ah no, riapro, dimentico il giro su instagram, il post condiviso su Facebook era carino, vediamo cos'altro c'è.
Sono al bar, c'è rumore intorno. Un post suscita la mia attenzione, piego la testa e mi tuffo nella rete, riemergo e mi accorgo di non essere sola. Un completo stato di isolamento che assorbe perfino i sensi. Non sono sola ad essere intontita dalla presenza in rete, assenza fisica dal luogo in cui mi trovo.
Abbiamo tutti una riflessione da fare, frasi eterne da dire, meme da replicare, salvo poi alimentare il gossip che passa da Facebook a whatsapp.
Si vedono facce sorridenti su Facebook e su instagram, stati estatici su whatsapp. La maschera della vita presente a mostrarsi, esporsi e sovraesporsi.
in mezzo alla strada facciamo selfie, postiamo foto. Non ci sono foto tristi, le foto rappresentano un costante stato alterato della realtà. Presentano una realtà distorta. Perché la vita non è quella che ci illudiamo di far scorrere quando la presentiamo su Facebook o instagram.
La vita è quella che viviamo quando siamo disconnessi.
We’re on
FB Whatsapp and Instagram, in a few years our way to interact and comunicate
has dramatically changed. We’re maybe less smart than our phones, but
definitely devoted to them. We’re into routines never before figured: wake up
call, checking likes, reading posts, sharing, adding comments. Reading epic
sentences, screenshotting and sharing on whatsapp.
Friends,
we’re all friends, how many friends have you got. Are you defined by the number
of friends on your profile. Unfriended have you been by some ex-friends.
I’m
updating my profile pic, and checking continuously the number of likes. Well
this time more than the last one.
Ok I’m
done for the morning. No, I forgot my usual visit on Instagram, I’d seen a
shared post on facebook and had almost forgotten to see what else is on…
I’m at a
cafè, noise around. Dipping the coffeespoon into the coffee, the other hand
holding tightly the “thing making me feel smart” and my head dipped into an
apparently interesting post, in a complete state of isolation which absorbes
all of my senses. I breath back and realise I’m not alone being isolated, yet
phisically there, but somewhere lost into a net.
We all
need to say something, we’re all happy on facebook and instagram. Putting a
mask and showing off.
We’re
constantly posting picture, updating states, selfying. Only happy and contented
faces, presentino a constant counterfeited aspect of reality.
Shouldn’t
life be the one we’re living when we’re disconnected?
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