Tuesday, November 30, 2010

Second Giveaway a Bilingue per gioco

Pronto il secondo giveaway per Bilingue per gioco, il blog per mamme che desiderano crescere i loro figli bilingue. Ecco il payoff

Giveaway: rivista Inglese per bambini su scienza e arte

Eccoci al secondo giveaway di Natale di Bilingue per Gioco. Anche questa volta la lingua del giveaway è l‘Inglese, non per altro, è la lingua che ho approfondito meglio…., ma non disperate, ci sarà spazio anche per molte altre lingue.

Bene il giveaway di questa settimana, è veramente particolare. Si tratta di Okido, una rivista made in UK per bambini,anzi come dicono loro, an art and science magazine for children.

Se vi state domandando dove l’avete già sentita ve lo dico subito, su Bilingue per Gioco, per l’esattezza, qui. E sì, perchè io, anzi in verità A., il mio bambino, si è abbonato ad Okido a Febbraio di quest’anno. E’ una scelta che ho preso quando mi sono resa conto che neanche io utilizzavo tutti gli strumenti potenzialmente a mia portata per far entrare l’Inglese nella nostra vita, la rivista è stato quindi il primo passo, un altro, più di recente, sono stati gli audiolibri. Altri strumenti verranno sicuramente ad aggiungersi.

Okido è una rivista veramente particolare, diversa, e come spesso accade, a volte ci vuole un po’ di tempo per abituarsi alle cose diverse. A suo tempo l’ho scelta perchè non ha una sola riga di pubblicità, nemmeno una, ci si dimentica che sia possibile…, perchè il filo conduttore delle art and science mi sembra molto interessante e molto trascurato, e per questo suo essere diversa, che è difficile da spiegare… Diversi illustratori, e autori, collaborano con Okido, manessuno ha uno stile scontato, simile a quanto già visto, e questo lo trovo molto creativo e stimolante.

Quando abbiamo cominciato a ricevere Okido, a febbraio, A. era ancora un po’ piccolo. Ma l’appuntamento trimestrale è diventato sempre più coinvolgente, e adesso A. legge con moltissimo interesse queste riviste, che ovviamente sono da conservare e riproporre a più riprese, e in diverse fasce d’età, perchè non si limitano a raccontare storie, ma offrono punti di vista e spiegazioni su noi stessi e sul mondo, e ovviamente quanto più grandi sono i bambini tante più informazioni e dettagli sono in grado di cogliere.

Quindi, ecco il giveaway: 4 numeri di Okido, che vi verranno spediti in un unico pacco, ma ovviamente nulla vi vieta di tirarli fuori uno alla volta, con calma, come se davvero arrivassero per posta.

Quindi, ecco cosa dovete fare per partecipare:

  • Condividete questo post tramite FB, Twitter o il vostro blog (se avete Facebook mettetemi tra i vostri amici, anzi Friends, please, se non avete nè FB, nè Twitter, nè un blog fa lo stesso, però magari potete mandare un’email a amiche o amici, che ne dite?) (P.S. se nel fare lo share vo compare un’immagine che non c’entra nulla per favore cercate quella giusta, oppure cliccate su “no thumbnail”, e se sapete come posso risolvere il problema ditemelo per favore!)
  • Lasciate UN SOLO commento a questo post, aggiungendo il link della vostra segnalazione

Sabato 4 Dicembre dopo le 12 -mezzogiorno- (ora italiana) verrà estratto il vincitore.

Ci sarà un Giveaway ogni lunedì fino a Natale, almeno, e vi assicuro che sono tutti molto interessanti!, tutti coloro che parteciperanno a questo giveaway e ai successivi riceveranno un regalino prima di Natale, vi anticipo subito per correttezza che non proprio tutti potranno usarlo, solo chi parla: Italiano, Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo, Portoghese, Sloveno, Ungherese, Danese, Svedese, Finlandese, Polacco, Ceco, Rumeno, Irlandese. Lo so, questo lascia fuori alcuni, ma riconoscetemi la buona volontà…

In bocca al lupo!


Thursday, November 25, 2010

Per ripartire in Italia

Posso dire la mia? Questo è il mio blog e in teoria potrei farci quello che voglio.
Se le cose continuano così dobbiamo prendere il coraggio a quattro mani ed andare via dall'Italia.
Si perchè non ne posso più di ascoltare telegiornali e vedere sempre le stesse facce delle stesse persone che dicono sempre le stesse cose. Amplio il concetto: gli stessi politici da anni immemori, ergo classe politica ingessata; studi e salotti televisivi compiacenti che accolgono i soliti politici che urlano e litigano e poi, sarà pure un luogo comune caro Fazio, ma la sensazione è proprio quella, che alla fine finisca tutto a tarallucci e vino; gli stessi concetti triti e ritriti: per il bene del paese, per noi, per la società. Ma alla fine sembra tutto stantio e immobile e in putrescenza, come la spazzatura che piano piano sta sommergendo tutto. Io sono stanca di sentire parlare i politici, non ho più fiducia nella classe politica e desidererei fatti concreti.

Mi ha stupita la reazione di Bondi che ha minimizzato l'assunzione del figlio della compagna, la consulenza all'ex marito della compagna. Per non parlare della faccia di bronzo di Alemanno che nega l'evidenza dicendo di non conoscere la figlia del proprio caposcorta (per poi essere sbugiardato da una foto che testimonia la sua presenza al matrimonio della ragazza). Non sono comunque i vari scandaletti, ormai Gian Antonio Stella e Rizzo e Travaglio ci hanno abbondantemente informati di come vanno le cose nella Casta. Non è lo scandalo del post-terremoto all'Aquila, nè i disastri dei vari territori a rischio idrogeologico, forse il fastidio più grande è l'arroccamento al potere. La gestione del potere, l'ebbrezza per il potere che fa sentire onnipotenti e onnipresenti e presuntuosamente sfacciati.

Secondo me sono i seguenti i punti dai quali ripartire per salvare questa povera Italia, tutta intera e unica che va sempre più a fondo.

- partire dall'istruzione: fondi per rendere vivibili e garantire l'eccellenza ad ogni livello di istruzione, l'accesso e la meritocrazia. No fondi pubblici alle scuole private, che trovino da sole i fondi per creare l'eccellenza;
- etica: senza una profonda coscienza del bisogno di moralità, rispetto della parola data, rispetto per ciò che ci circonda, rispetto per il prossimo non è possibile ripartire. La diffusione dell'etica presuppone onestà nei rapporti umani, crescita comune circondandosi di valori fondanti per una società;
- ricambio politico: io desidero che si ritorni alle origini, quando i parlamentari non erano una casta, non avevano stipendi e privilegi pantagruelici, quando andavano a sedere sugli scranni della Repubblica perchè rappresentavano realmente le persone e credevano in ciò che facevano. Quindi innanzitutto abolizione di tutti i privilegi per i parlamentari, aerei, telefoni, cinemi, buvette, aerei privati, macchine, scorte, pensioni a vita, vitalizi e quant'altro. Lo stipendio del parlamentare durante la legislatura dovrà coprire alcune spese vive dettagliate e documentate, ecceduto il budget previsto, il parlamentare ci rimetterà di tasca propria, dovrà dimostrare di sapere gestire il patrimonio affidatogli come un buon padre di famiglia. E soprattutto il mestiere di politico non deve più esistere: ogni mandato potrà durare al massimo due legislature, dopo di che si dovrà tornare al proprio lavoro;
- la strada per il futuro: le politiche di programmazione non devono contenere la parola emergenza, ma devono essere impostate su un ampio respiro, capire in quale direzione va il mondo, essere liberali e lungimiranti, richiedere equità per tutti, pretendere che il pagamento delle tasse sia ragionevole a tutti i livelli, per potere investire in politiche che riguardano l'istruzione, la sanità, il sostegno alle famiglie (di fatto e non), investire nella creazione di nuovi posti di lavoro credendo nelle potenzialità della tecnologia, investire nel lavoro delle donne, nella flessibilità lavorativa.

An online advert goes viral and it's a success!!


Uno spot girato in autonomia senza un committente, la scommessa di un gruppo di autori, un post su Vimeo, un milione di click in pochi giorni e il successo è assicurato. Da una intervista al Corriere si legge anche che lo spot sottoposto a competenti figure del settore pubblicitario era stato stroncato. Questo la dice lunga su quanto i pubblicitari conoscano il loro pubblico di riferimento, o forse ne sottovalutino l'intelligenza, la sensibilità e le aspettative.
C'è di che riflettere. O forse siamo anestetizzati in un mondo replicato a misura di vecchi tromboni.
Solo il coraggio e l'intraprendenza premiano. E' bene ricordarselo e non fermarsi davanti ai primi ostacoli. Hanno ragione a Wired: Bando allo stretto, banda larga per tutti !


Perché tu mi piaci. from CRIC on Vimeo.

Tuesday, November 23, 2010

Satira, Cultura, Censura: Vieni via con me


Dopo l'ultima graditissima performance di Corrado Guzzanti a Vieni via con me (terzo record di ascolti in tre puntate) ho avuto un'epifania. Ma perchè ogni anno dobbiamo sorbirci il talentuosissimo show Zelig e non si vedono più in TV Sabina e Corrado Guzzanti, Beppe Grillo, Daniele Luttazzi e Roberto Benigni deve andare alle trasmissioni "aggratis". Che dire dei talenti che aveva sfornato la "TV delle ragazze": Francesca Reggiani, Angela Finocchiaro...... oppure Su la testa con Paolo Rossi.
Mi sono piuttosto sorpresa di ritrovarmi sorpresa. Mi sono riscoperta come "anestetizzata" rispetto all'assenza di questi personaggi che in televisione mi suscitavano grande ilarità, serate spensierate e satira politica interessante. E d'altra parte mi sono sentita anche profondamente indignata dalla censura che impedisce a questi attori di raggiungere un pubblico più ampio di quello dei teatri. Sì, è CENSURA, come si potrebbe definire altrimenti il divieto di apparire in televisione per questi artisti?
Ma oltre all'indignazione come si può reagire? Ben vengano quindi show televisivi come Vieni via con me , senza vallettucole sculettanti, a ricordare che c'è un pubblico voglioso e desideroso di cultura e di televisione non urlata in questa martoriata terra che è l'Italia. Dopotutto 10 milioni di spettatori che hanno assistito a "Vieni via con me" rappresentano per eccesso circa il 20% della popolazione italiana e, se si escludono i bambini, forse vorrà dire che non siamo tutti appiattiti e anestetizzati sulla usuale programmazione televisiva. Allora dove siamo?

Monday, November 22, 2010

Thursday, November 18, 2010

SATC the movie on TV


SATC on TV? That's an event. Unfortunately the scenes are cut, several times, the Italian dubbing is obnoxious. The movie itself, is less piteous than the second, but nothing to do with the series. So what's the goal of proposing such a thing to a major public? Reminding us that's there's a fashion world to be experienced through the countless direct or indirect references? (Vuitton, Gucci, Armani, Manolo Blahnik, Dior, Westwood, Louboutin a.s.o.), or maybe telling to all the women that they can have it all but the impossible stilettos to walk on a daily basis.
BTW what can I do, I love the movie, I love the series, I love the outfits and the shoes, and even with an eye closed the movie on tv has been worth a peep at.

Thursday, November 11, 2010

Una gita al Salone del Gusto

Sono trascorsi più di venti giorni dal Salone del Gusto di Torino 2010, eppure gli echi di quell’evento non si sono spenti. Ho ricevuto l’incarico di trascrivere e commentare alcune foto da amici che puntuali mi hanno fatto “sentire” a Torino.

Un incontro sempre piacevole è quello con le mostarde cremonesi Luccini, classiche e gustose le tradizionali. La mostarda alla zucca e quella ai pomodori verdi sono le mie preferite, sono mostarde che accompagnano piatti robusti di bolliti, ma anche formaggi piccanti, un connubio che adoro.

MIV cioccolata, un’azienda marchigiana distribuita da Demetra propone cioccolata in un interessante connubio con l’olio di oliva. Il sapore del cioccolato risulta talvolta più intenso, si scioglie in bocca lasciando un sapore forte. Magari è l’ebbrezza del Salone del Gusto, ma qui tutto sembra gustosissimo.

Una sosta di fronte ai formaggi irlandesi e l’atmosfera è davvero brillante come solo lo può essere il calore delle persone. In effetti c’è grandissima confusione, un concerto in piena regola alle spalle dello stand che ti fanno venire voglia di gustare dello stufato con la Guinness. I miei trascorsi irlandesi mi riportano alla memoria i pranzi della domenica nei pub fuosi a base di pane nero con burro salato, salmone affumicato e una pinta della birra scura più famosa al mondo!

E poi nella sezione internazionale dei curiosi formaggi polacchi, il sublime prosciutto spagnolo Pata Negra, legumi e semenze dall’Africa, dei salami dabestie “nonconvenzionali” e dei formaggi francesi che sembrano dei tartufi.


A pausa pranzo a base di farinata (yummi) e la bombetta pugliese (doppio yummi). Quest’ultimo piatto una piacevolissima delizia culinaria, se la si dovesse definire si potrebbe chiamarlo involtino, ma si commetterebbe un’ingiustizia. La bombetta è un tripudio di sapori che ti esplodono in bocca: capocollo di maiale che avvolge il formaggio (pecorino o grana), poi la panatura, gli aromi e la cottura allo spiedo al forno. Dire che si scioglie in bocca è poco. Lì dove c’era il cibo di strada c’era davvero l’imbarazzo della scelta: dai plin piemontesi alla focaccia di Recco, ai fritti siciliani, al cibo cinese, c’era proprio l’imbarazzo della scelta.

Infine per addolcire un po’ il pasto, fra le infinite e gustose offerte piemontesi di cioccolati e gianduiotti gli amaretti di Mombaruzzo, soffici e profumati. Una degna chiusura per una giornata densissima, ma un giorno per il Salone non basta.


Poi attraversato il lingotto non poteva mancare una sosta a Eataly per ricreare lo spirito con un bicerin, delle melighe di Mondovì e qualche cri-cri.

Che giornata

Molta invidia, wish I was there e mi sono dovuta accontentare dei cri-cri e degli amaretti... pazienza

Grazie per avermi fatto sentire lì

Thursday, November 4, 2010

Urban Jungle

Good or bad, we're educated, at least some of us, to discern between what's good and what is bad. Mainly 'cos we are not alone in this world, we're apparently free to behave no matter how when we're alone in our religious privacy, but not when we're with other and when I say other I include also people we may know not of. All this just to tell a little story of common ignorance of "how to behave when you live within a community" and by ignorance I mean IGNORING basic rules.
I was walking this morning and I suddenly saw some people rushing out from shops and running towards their cars. There were policemen fining cars for parking inappropriately. One rushing gal in particular surprised me: he had parked his car on a zebra crossing and was eager to move it immediately not to be fined.
Here's what I thought: do you only do things when you know there's a control, or you simply you shouldn't have done it because you knew, in the first place, it would cause some sort of inconvenient to other people crossing by, e.g. women with strollers, old people with cans, people in wheelchairs (no wonder you don't see many around!). Must admit I am rather annoyed by this attitude: I am careless about society rules unless I am fined.
That's why they call it an urban jungle. Hence next time even if I know I shouldn't do it I will feel legitimate to smash someone's windscreen just 'cos it's on my way.
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