Tuesday, November 23, 2010

Satira, Cultura, Censura: Vieni via con me


Dopo l'ultima graditissima performance di Corrado Guzzanti a Vieni via con me (terzo record di ascolti in tre puntate) ho avuto un'epifania. Ma perchè ogni anno dobbiamo sorbirci il talentuosissimo show Zelig e non si vedono più in TV Sabina e Corrado Guzzanti, Beppe Grillo, Daniele Luttazzi e Roberto Benigni deve andare alle trasmissioni "aggratis". Che dire dei talenti che aveva sfornato la "TV delle ragazze": Francesca Reggiani, Angela Finocchiaro...... oppure Su la testa con Paolo Rossi.
Mi sono piuttosto sorpresa di ritrovarmi sorpresa. Mi sono riscoperta come "anestetizzata" rispetto all'assenza di questi personaggi che in televisione mi suscitavano grande ilarità, serate spensierate e satira politica interessante. E d'altra parte mi sono sentita anche profondamente indignata dalla censura che impedisce a questi attori di raggiungere un pubblico più ampio di quello dei teatri. Sì, è CENSURA, come si potrebbe definire altrimenti il divieto di apparire in televisione per questi artisti?
Ma oltre all'indignazione come si può reagire? Ben vengano quindi show televisivi come Vieni via con me , senza vallettucole sculettanti, a ricordare che c'è un pubblico voglioso e desideroso di cultura e di televisione non urlata in questa martoriata terra che è l'Italia. Dopotutto 10 milioni di spettatori che hanno assistito a "Vieni via con me" rappresentano per eccesso circa il 20% della popolazione italiana e, se si escludono i bambini, forse vorrà dire che non siamo tutti appiattiti e anestetizzati sulla usuale programmazione televisiva. Allora dove siamo?

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