Tuesday, February 15, 2011
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Siamo al 13%, c'è ancora il mondo intero da esplorare
Monday, February 14, 2011
L'amore finisce a San Valentino
Piccola storia di San Valentino. Come finisce un amore.
Lui, chiamiamolo Leon, lei Olivia. Si conoscono da due anni, è amore, sono inseparabili: le loro telefonate? Quelle classiche dei fidanzati: cosa fai? vieni? quando vieni? Nonostante litighino spesso alla fine non possono fare a meno l'uno dell'altra. Lui vorrebbe che tutti si chiamassero come lei. Lei lo chiama "il mio principe azzurro". Lui, romanticamente l'aspetta fuori dalla porta e le conserva i regali da donarle. Improvvisamente, proprio il giorno di san Valentino, sono insieme, felici, come sempre, ma qualcosa si spezza. Lui è risoluto, piange, ma non torna indietro: non voglio più giocare con Olivia, mi ha fatto male, è monella, non la invito al mio compleanno, e neanche a scuola voglio più giocare con lei.
Leon e Olivia: 4 anni
Carbonara ai funghi
Ebben sì c'ho la vena cuciniera veloce!!
Per un pranzo in cinque minuti. Aiuto, abbiamo i minuti contati: apro il frigo: ok c'è un tocco di bresaola che degli amici ci hanno portato dalla Valtellina, dato il mio stato non posso mangiarlo crudo, ma cotto si. Preso
Apro il freezer: ci sono dei funghi, presi.
Mi sa che faccio una variante della carbonara.
Soffritto d'aglio, metto dentro i funghi e poi la bresaola a tocchetti. Scolo la pasta e la butto dentro alla padella, aggiungo parmigiano e uovo al volo!
Come la chiamiamo? Carbonara ai funghi
Andata
Per un pranzo in cinque minuti. Aiuto, abbiamo i minuti contati: apro il frigo: ok c'è un tocco di bresaola che degli amici ci hanno portato dalla Valtellina, dato il mio stato non posso mangiarlo crudo, ma cotto si. Preso
Apro il freezer: ci sono dei funghi, presi.
Mi sa che faccio una variante della carbonara.
Soffritto d'aglio, metto dentro i funghi e poi la bresaola a tocchetti. Scolo la pasta e la butto dentro alla padella, aggiungo parmigiano e uovo al volo!
Come la chiamiamo? Carbonara ai funghi
Andata
Friday, February 11, 2011
Macedonia yummy
Ieri sera per un invito a cena ho preparato una Macedonia invernale diversa dal solito. Ho tagliato a meta' due arance e le ho messe a bollire per mezz'ora con acqua e zucchero. Intanto ho preparato a tocchetti meline, spicchi di mandarino e un'arancia. Ho poi aspettato che le arance raffreddassero un pochino, ho svuotato l'interno e raccolto il succo. L'interno l'ho mescolato al resto della macedonia, poi ho aggiunto delle noci tritate e grattato del cioccolato amaro. Al succo che avevo messo da parte dato che era molto dolce ho aggiunto un pochino di limone e poi ho versato il succo sulla macedonia. Infine ho messo la macedonia dentro le arance.
Insomma proprio buonina e anche la presentazione non era malvagia.
Insomma proprio buonina e anche la presentazione non era malvagia.
Thursday, February 10, 2011
Ricetta veloce: pasta con borragine e salsiccia
Arriva il maritino a pranzo e deve fare in fretta: ok apro il frigo gli unici due rimasugli sono dei pezzi di salsiccia e della borragine bollita. Vado di linguine e intanto soffritto di aglio, aggiungo i pezzetti di salsiccia e infine la borragine per insaporirla, parmigiano et voilà.
Spazzolata in due secondi.
Tuesday, February 8, 2011
Mea culpa: spazzatura e compostaggio
Scorrevo i titoli di Repubblica e lo sguardo si è soffermato sull'ennesima protesta a fronte della massa di rifiuti che sta sommergendo (inutile negarlo) quasi tutto il meridione d'Italia.
Ma adesso sto per fare una riflessione scomoda: quanti fra coloro che protestano hanno deciso e cominciato a fare del compostaggio casalingo? Ci sono molti modi per poterlo fare in maniera inodore anche presso i propri appartamenti.
Quanti fra coloro che protestano per l'eccesso di immondizia in giro cominciano a mutare i propri modi di consumare: niente più bottiglie di plastica, rifiuto di acquistare beni dal packaging ingombrante e inutile?
E, infine, a livello governativo: che sforzi vengono fatti per educare alla cultura del riciclo e del compostaggio? Quali pressioni sulle multinazionali perchè diminuiscano la quantità di imballaggi dei loro prodotti?
Buona spazzatura a tutti: un sacchetto ci seppellirà
Ma adesso sto per fare una riflessione scomoda: quanti fra coloro che protestano hanno deciso e cominciato a fare del compostaggio casalingo? Ci sono molti modi per poterlo fare in maniera inodore anche presso i propri appartamenti.
Quanti fra coloro che protestano per l'eccesso di immondizia in giro cominciano a mutare i propri modi di consumare: niente più bottiglie di plastica, rifiuto di acquistare beni dal packaging ingombrante e inutile?
E, infine, a livello governativo: che sforzi vengono fatti per educare alla cultura del riciclo e del compostaggio? Quali pressioni sulle multinazionali perchè diminuiscano la quantità di imballaggi dei loro prodotti?
Buona spazzatura a tutti: un sacchetto ci seppellirà
Sunday, February 6, 2011
I won!!!! The Sunshine Award
I've been awarded the sunshine award!
Beh sono rimasta davvero contenta di avere ricevuto la segnalazione per questo premio da una mia cara amica. E' un'amica "riscoperta" online. Ci eravamo frequentate da adolescenti, poi perse di vista. Da quando ci siamo ritrovate in rete, grazie a facebook e al suo blog ci siamo riavvicinate e abbiamo ritrovato quell'afflato sincero, quella comunanza d'interessi che aveva caratterizzato gli anni della nostra amicizia "offline". Adesso grazie ai social network abbiamo ritrovato quel piacere di condividere vicendevolmente impressioni e commenti, pubblicamente e in privato e questo ci ha avvicinate.
In effetti come ho scritto in altri miei post è la curiosità per il mondo dei social network che ha stimolato in me la voglia di sperimentare e conoscere. E sono convinta che la dimensione sociale online, lontana dall'essere sterile, possa invece moltiplicare occasioni di conoscenza, di socialità, che per me sono il nutrimento dell'esistenza. Forse il modello di socialità della rete può essere paragonato alla città di ersilia, un luogo in cui le relazioni nascono, si moltiplicano e poi si modificano, muoiono, rinascono, ma in fondo cercano una forma
Ersilia
(da "Le città invisibili" di I. Calvino)
A Ersilia, per stabilire i rapporti che reggono la vita della città, gli abitanti tendono dei fili tra gli spigoli delle case, bianchi o neri o grigi o bianco-e-neri a seconda se segnano relazioni di parentela, scambio, autorità, rappresentanza. Quando i fili sono tanti che non ci si può più passare in mezzo, gli abitanti vanno via: le case vengono smontate; restano solo i fili e i sostegni dei fili.
Dalla costa d'un monte, accampati con le masserizie, i profughi di Ersilia guardano l'intrico di fili tesi e pali che s'innalza nella pianura. È quello ancora la città di Ersilia, e loro sono niente.
Riedificano Ersilia altrove. Tessono con i fili una figura simile che vorrebbero più complicata e insieme più regolare dell'altra. Poi l'abbandonano e trasportano ancora più lontano sé e le case.
Così viaggiando nel territorio di Ersilia incontri le rovine delle città abbandonate, senza le mura che non durano, senza le ossa dei morti che il vento fa rotolare: ragnatele di rapporti intricati che cercano una forma.
Le motivazioni per le quali sono stata insignita del Sunshine Award dalla mia amica Francesca sono le seguenti:
amica da anni, quando ancora ci scrivevamo con le lettere di carta, e con cui oggi condivido la passione e la magia della scoperta della tecnologia e dei rapporti umani nell'era dei social network.
Grazie Fra.
E ora tocca a me passare il testimone, scegliere a mia volta e motivare la scelta per 12 blog che seguo e che rappresentano per me dei punti di riferimento. La rete può essere dispersiva, ma si ruota inevitabilmente intorno ai propri interessi, e in rete si possono anche coltivare amicizie, e soprattutto scoprire, come nelle città, angoli e luoghi che diventano cari perchè ci si sta bene e dove vuoi sempre ritornare per attingere nuova linfa. Quindi 12 blog che ho anche diviso in categorie, i blog che seguo sono il riflesso dei vari miei interessi, quindi sono divisi per categorie, non vorrei sembrare sessista, ma sono blog declinati al femminile per il 90%, sarà che noi donne abbiamo molte più cose da dire e molto più interessanti o sarà che non ho incontrato blog al “maschile” altrettanto leggeri e interessanti: si perché la leggerezza è una delle caratteristiche comuni a molti di questi blog, la leggerezza di donne che fra mille impegni trovano il tempo e il modo più adatto per raccontare la vita con passione e amore.
Categoria Food
Cavoletto
Che dire di Sigrid, da quando abbiamo scoperto il suo sito è diventato il nostro punto di riferimento culinario, in qualsiasi occasione (quasi quasi le suggerirei di creare un’app per iphone!!). Ho avuto anche il piacere di conoscerla personalmente per email ( e ho sentito la sua voce su radio Capital) e la dolcezza e bontà delle sue creazioni corrispondono alla dolcezza della persona. Un particolare augurio per la nuova avventura di mamma.
Sogni di zucchero
Quando ho scoperto questo sito stentavo a credere ai miei occhi. Che perfezione, e immagino che bontà. Mi si è aperto un mondo: il mondo delle artiste della decorazione dei dolci. Devo ammettere che frequento il sito per godere “visivamente” delle preparazioni e poi, chissà magari un giorno spero ci si possa incontrare e scambiare quattro chiacchiere vista l’origine comune!
Categoria Genitori e dintorni
Domodama
Il sito è gestito da alcune donne e mamme fantastiche che conosco personalmente. Il sito è il misto della personalità, sensibilità, passione di ciascuna delle sue ideatrici. Oltre a scrivere di argomenti importanti per la donna, per la mamma, grazie alla divulgazione di argomenti sensibili come l’allattamento, il parto etc. nella sezione news pubblicizzano gli incontri sul territorio che propongono e che organizzano.
Ma che davvero
Che dire di questo sito e di mamma, ma non solo, Cecilia, forza della natura, il suo libro mi ha fatto sbellicare dalle risate, perché ha avuto il coraggio di dire quello che le mamme non dicono, aspetto che resti incinta del secondo figlio perché vorrei proprio leggere il seguito. Del suo blog mi piace la leggerezza, l’ostinazione e il fascinosissimo glamour.
Mi piace settembre
Innanzitutto siamo coetaneissime e bimamme (più o meno a distanza di un mese) e così ci siamo conosciute, fra un tweet e l’altro e un contatto su facebook. La poesia e la voglia di comunicare che trasudano dal suo sito sono contagiose e soprattutto “solari” e “luminose”….. Auguri di cuore alla nuova arrivata
Genitoricrescono
Altre due mamme, altri temi femminili, perché a parlar fra donne e di donne e di come si cresce, pur restando donne e non solo mamme non ci si stanca mai. Ma soprattutto geniali divulgatrici di blogstorming, un modo di comunicare e di mettere in comunicazione tante blogger, tanti genitori, per crescere insieme.
MammaViò
Una mamma all'estero, una doppia cultura, un nome che ricorda un colore, e un blog allegro, "mammoso", colorato, creativo. Un modo per raccontarsi e raccontare il mondo visto da chi ha dovuto cambiare la prospettiva e ricominciare a guardare il mondo ad altezza di bimbo.
Categoria Social Network
La fra
La Fra è il mio guru. Abbiamo fatto un pezzetto di strada insieme, ci siamo conosciute, frequentate e poi… io ho continuato a seguirla ammaliata dai suoi sorrisi contagiosi e dalla sua dolcezza e grinta. Ma soprattutto è a lei che provo ad ispirarmi da brava geek, perché non c’è nessuno più addentro al web de La Fra!
Categoria Design
Design per bambini
Sono un’appassionata di design e di architettura in generale, ma in questo sito, che spulcio con regolarità, posso dare sfogo alla mia passione rivolta ai piccoli. La mamma che gestisce questo blog/sito è bravissima a trovare argomenti e oggetti sempre interessanti e funzionali, con un occhio all’ecologia e all’ambiente. Insomma mi piace, mi piace, mi piace.
Categoria Lingue
Bilingue per gioco
Letizia è una pioniera del bilinguismo “professionale” in Italia, e la sua intraprendenza e dedizione vengono quotidianamente premiate dai successi che stanno riscuotendo le sue iniziative in tutta la penisola. Grazie per averci aperto prospettive nuove e insperate anche a noi “simply passionate about English but not mother tongue”
Lingue ed e-learning
Infine un blog che rimanda alla professionalità, alle potenzialità che la rete offre per tutti gli educatori. Finalmente il secondo uomo, ma anche a lui i complimenti per la neopaternità ! Non solo un collega, quindi, con la passione per la tecnologia, ma anche un neopapà e il premio ci sta tutto.
Jeremy Harmer
Infine un blog motivante e professionalizzante, giusto per sapere cosa succede "abroad". Spunti e link interessanti e un pochino di reinforcement per tenere alto il tono dell'umore
Come segnalatoci, chi riceve un Sunshine Award dovrebbe:
1 Ringraziare chi ha conferito il premio
2 Scrivere un post per il premio
3 Passarlo a 12 blog ritenuti meritevoli
4 Inserire il link di ciascuno dei blog scelti
5 Comunicarlo ai premiati
Un ringraziamento particolare ai gestori dei siti da noi segnalati.
Il parto medicalizzato
Questo video di Giuliana Musso illustra in maniera eccellente quanto la medicalizzazione abbia snaturato il parto.
Le donne pensano di non sapere più partorire, pensano che siano i ginecologi e le ostetriche a dover decidere per loro. Appena in ospedale vengono ricoverate e gli ospedali seguono i “protocolli”. Tempi tecnici predeterminati, oltre i quali si taglia indiscriminatamente (in fondo un cesareo si risolve in 20 minuti, un travaglio e parto fisiologico da assistere può durare parecchie ore). Non sarà forse anche la brutalizzazione e la violenza ostetrica a rappresentare uno dei motivi per cui si fanno meno figli? (sembra banale, ma ho già parlato con almeno 5 madri che mi hanno fatto questa confidenza). In fondo gli animali quando partoriscono si allontanano dal branco e cercano un luogo tranquillo. Non sembra che l’ospedale pieno di luci e di rumori e di sale parto che sembrano luoghi di tortura autorizzata, sia il luogo ideale. E le vite salvate? Certamente, ma è possibile che il 50% dei cesarei sia conseguenza di gravidanze patologiche e non fisiologiche? Si potrebbe continuare all’infinito: il punto è impariamo a conoscere il nostro corpo e i nostri diritti, saremo sorprese da entrambi!!
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