Friday, December 10, 2010

La patria: Nomen Omen


Ieri sera seguivo alla tv un dibattito, pacato, sul concetto di patria. Durante quest'anno se ne sentirà parlare parecchio per via dei festeggiamenti dei 150 anni dell'unità d'Italia. Insomma si parlava di patria come di un'idea desueta alla quale si è poco affezionati. Un concetto superato poco sentito, per motivi storici: l'Italia non è mai stata una terra unita, ma spezzettata in una miriade di signorie che hanno coltivato interessi personali e familiari. Questo è un aspetto innegabile di cui il DNA dello stivale tutto è intriso irrimediabilmente. Eppure su un aspetto bisogna convenire: da Marsala a Trieste la lingua parlata, con declinazioni più o meno dialettali, è l'italiano. Puó una lingua rappresentare il punto di partenza o di arrivo dell'unità di un popolo? Ma soprattutto mi sono soffermata a riflettere sulla parola patria. Questa parola etimologicamente ricorda il padre, quindi la potestà, un'autorità che controlla dall'alto e che non sempre, per questo, puó risultare gradita. L'equivalente di patria in inglese è homeland cioè la terra della casa e chi non considera la propria casa un luogo sacro che da protezione e che a sua volta è da proteggere. Ecco come a volta le parole possono determinare il destino di una nazioneBlogBooster-The most productive way for mobile blogging. BlogBooster is a multi-service blog editor for iPhone, Android, WebOs and your desktop.

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