Questa settimana è andata. Post con sfogo.
Insomma il massimo della mia vita sociale sono le attività di mio figlio.
Da quattro anni e mezzo in questa città mi sento più che mai ancora tanto sola. Non ho trovato uno straccio di amica con cui fare un aperitivo, una chiacchierata per negozi etc. etc. etc.
![](http://images.instagram.com/media/2011/10/09/1cfeeac4de5f40b9a90ffe0b76add7b3_7.jpg)
Nell'altra città, quella del cuore, avevo delle amiche, un pizzico di gratificazione, incontri interessanti, alcune amiche mi consideravano un punto di riferimento perchè riuscivo a scovare negozietti, angoli, offerte, frequentavo gruppi e facevo attività sportiva regolare, con le amiche. E' vero, non ero mamma, ma conoscendomi anche cor pupo sarei riuscita, magari cambiando target, a crearmi la mia nicchia di allegria.
E' vero che anche qui per carità ci sono persone con una mentalità diversa e propositiva, e le ho conosciute, le conosco, le stimo, voglio loro bene, ma non siamo diventate amiche.
Inseguo un mito adolescenziale? Forse. La verità è che mi sento molto, ma molto sola. Il malessere per transitività si estende alla città, che non contribuisce affatto a rasserenarmi. E' una lotta contro i mulini a vento, contro una mentalità stantia, maleducazione imperante, senso civico pari a zero.
Stamattina l'ultima: il cortile in cui ci sono i box è indecente: cartacce, foglie varie, sporcizia, piccioni morti, arance spiaccicate, di qualche giorno fa un'enorme macchia di olio davanti al nostro box -ma dico metti della segatura o scrivi un biglietto di scuse, spiegami cosa è successo? Ti è esploso il serbatoio? Un branco di cavallette ha attentato alla vita del serbatoio dell'olio del tuo suvvone? Vuoi mandarmi un messaggio?-.
Insomma un vero disgusto.
Io penso: magari riesco a parlare con gli altri del cortile, possiamo incontrarci e ramazze in mano ripulire il tutto, renderlo più bello. Macchè: ti vado a beccare la vicina di box, e, dimenticandomi di chi fosse, intavolo la discussione (pe sta per palermitano erectus - iE sta per illusa eterna):
IE - "buongiorno, beh certo questo cortile è proprio un'indecenza"
PE -"ah sì io prendo la scopa e pulisco"
IE - si" - dico io -" ma così si pulisce solo il proprio spazio antestante, e non si conclude granchè"
PE - "ma insomma non si sa di chi sia questo pezzo di strada e quindi, non si sa chi dovrebbe pulirlo....."
IE - " non penso sia importante, a questo punto potrebbe essere carino che ci si conoscesse tutti e lo si pulisse insieme".
La conversazione è andata a finire su cosa? Sul fatto che io mi fossi lamentata che la sorella parcheggiava la macchina nell'area di manovra e che questa cosa non era giusta, perchè lei veniva per 5 minuti coi bambini. Insomma per la terza volta incontro 'ste tipe che sono ancora convinte che io abbia limitato la loro libertà non permettendo alla sorella di parcheggiare in uno spazio che è adibito a fare la manovra. Io che ho vietato a mia suocera di parcheggiare lì, perchè le regole valgono per tutti, io che ho preparato cartelli da mettere sui parabrezza di altri che parcheggiano abusivamente.
Alla fine sono io quella sbagliata e il cortile .... bisogna trovare chi è il proprietario. Bene, continuiamo a coltivare il nostro orticello, è così che si fa. Ecco questo con l'amaro in bocca, fa il paio con la tizia che ha buttato il volantino pubblicitario davanti l'ingresso di casa propria e con tutti quelli che parcheggiano selvaggiamente in doppia fila e sulle strisce pedonali contribuendo a rendere la città invivibile.
E' vero non sono nata in Danimarca, sono siciliana, ma io ci sto male. E me ne ero andata ed ero felice. E sono tornata e sono profondamente infelice della scelta fatta. Soprattutto in questa città. Ok basta. Parentesi chiusa