Come trovare un compagnetto al quattrenne?
Insomma, sembra davvero un'ardua impresa. Puntata la madre all'asilo e saggiata l'affinità si propone l'uscita al parco, uscita che regolarmente si trasforma in un incubo.
Partiamo: passeggino, monopattino, borsa con acqua e cibarie buone a sfamare un esercito, la palla al seguito. Insomma il passeggino sembra più uno di quei carrelli che i senza tetto portano con se. Durante la strada cominciano le richieste: "mamma ho sete", di solito la richiesta avviene mentre si attraversa un'arteria pericolosa e insistentemente il quattrenne pretende che la richiesta sia evasa allo schiocco delle dita (Mary Poppins docet) "ok". Ci fermiamo e ci dissetiamo. Si riparte. "Mamma ho fame".
Cominciano le trattative: "hai già fatto merenda, non possiamo fermarci, ci aspetta il compagnetto" "ma io ho fame", "non hai fame, sei annoiato, andiamo".
E per strada le litanie: "non ti appendere al passeggino", "non urlare che svegli il fratellino", " non camminare con il monopattino davanti al passeggino che intralci la strada"
Nonostante il frastuono del traffico il quattrenne punta tutto e ogni singola foglia diventa argomento di conversazione (bene è curioso)
"Mamma, guarda" (sosta)
"che c'è, tesoro?" (diciamo che si capisce da quanto tempo la mamma è uscita da casa dal tono che sottolinea il "tesoro", se è stizzito è uscita da almeno 20 minuti e non riesce ad arrivare al parco!) "guarda, la palma è morta"
"si, è morta"
"e si è fatta male?"
"no, non ha sofferto"
" e perchè è morta?"
"per via del punteruolo rosso"
"del ?poppatoio? rosso?"
"nooo, p-u-n-t-e-r-u-o-l-o è un insetto"
" e che insetto è"
"poi te lo dico, andiamo, insomma è un insetto che mangia le piante"
" e perchè-e?"
Finalmente arriviamo, e tu, ingenuamente pensi di potere avere una conversazione adulta e invece NO. I bimbi litigano, i bimbi piangono, i bimbi si arrabbiano. E certe volte devi intervenire, certe altre devi lasciar correre, ma se la mamma che hai prescelto è un'ansiosa interventista è la fine.
Non so come mi sono trovata due pomeriggi di fila con madri deliziose, ma un pochino ansiose e con rispettivi figli: il prepotente viziato e isterico (la sua palla fa schifo, non voglio giocare con lui, voglio andare alle giostre, non voglio andare a casa), e l'introverso piagnone (dai vai a giocare, non startene sulla panchina....voglio andare alle giostre, non voglio andare sul monopattino, uahhhh voglio la mamma - la mamma è appiccicata-).
Beh il vantaggio di ciò è che tuo figlio, che fino a quell'istante avresti voluto strozzare improvvisamente assurge al rango di figlio-quasi-perfetto: non piange, gioca e ride, cerca di coinvolgere gli altri, non fa richieste di giostrine, accetta con spirito i no della mamma.
Che tesoro....
Ah, e .. il contenuto del passeggino? Si.... me ne ero quasi dimenticata, quell'angioletto che dorme che quasi me ne dimentico. Siii, lui aprirà gli occhi e la bocca nell'attimo in cui sarà varcata la soglia di casa. Nguè, nguè nguè. E dopo aver tirato un respiro di sollievo.... beh, io risalgo sulla giostra.
che bel post :))
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